Istituto Italiano Open Data

L’Istituto, che si configura come rete di associazioni, organizzazioni, enti, gruppi e persone singole, vuole avere la duplice funzione di catalizzatore di energie e capacità e di raccordo tra i diversi protagonisti sugli Open data, per favorire l’incontro tra domanda e offerta, lo scambio e la condivisione di pratiche, strumenti, tecnologie.

L’Istituto si propone anche di supportare le organizzazioni governative nella formazione delle politiche sugli Open Data e nella loro attuazione, oltre che per favorire l’incontro con le associazioni, le imprese, i cittadini. Promosso dagli organizzatori dell’evento italiano dell’International Open Data Day, Stati Generali dell’Innovazione e Regesta.exe, l’Istituto ha tra i fondatori associazioni come Centro Studi Democrazie Digitali, GISIG, Istituto Europeo Pegaso, Italia per il Mondo, IWA Italy, Manager non-profit, l’Associazione OpenGeoData Italia, società in-house come Venis e aziende private come 3D Informatica, Cerved, EtcWare, EvoDevo, Forum PA, Lynx, Nexus, Planetek, Sistemi Territoriali, Spazio Dati.
Nei prossimi mesi saranno anche definite le modalità di collaborazione con quelle organizzazioni che hanno espresso il loro interesse verso l’Istituto, da quelle governative come Agenzia per l’Italia Digitale e FormezPA, a enti, associazioni, centri di ricerca e universitari come AMFM, Archivio Centrale dello Stato, Associazione Informatica Giuridica, CIRSFID – Università di Bologna, Nexa, W3C, Fondazione Bruno Kessler- Centro ICT.

Tante le attività che l’Istituto sta pianificando nei prossimi mesi, come la realizzazione di piattaforme e processi di condivisione tra tutte le organizzazioni e i soggetti individuali partecipanti; l’organizzazione di incontri e attività di disseminazione per favorire lo sviluppo della comunità degli Open Data in Italia in stretta connessione con il movimento Open Data internazionale. L’istituto intende, altresì, promuovere e supportare lo sviluppo di tecnologie basate su Open Data all’interno delle organizzazioni pubbliche e private; definire partnership con Università e Centri di ricerca su problematiche, metodi e tecnologie legate agli Open Data; attivare l’avvio di programmi di supporto alla nascita e allo sviluppo di iniziative imprenditoriali basate sugli Open Data, Non meno rilevante sarà l’avvio di un Osservatorio per monitorare lo stato e la qualità di attuazione degli Open Data nella realtà italiana e fornire anche feedback e proposte agli Organi istituzionali di riferimento (Comuni, Regioni, Governo ), sulla base delle esperienze già presenti di valutazione; l’avvio di un confronto sistematico con le organizzazioni governative preposte per supportarle nello sviluppo delle politiche pubbliche in tema di Open Data e la definizione di un piano di attività di disseminazione , comunicazione e sensibilizzazione nei confronti di cittadini, istituti di formazione e imprese sulle finalità e utilizzo dei dati aperti, tra cui è incluso naturalmente anche l’organizzazione dell’evento italiano dell’international Open Data Day 2015.

 

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